Giorgio Olivo, nato nel 1988, ha studiato Chimica presso l'università La Sapienza di Roma (2007-2012), dove ha conseguito laurea triennale e magistrale in Chimica (inidirizzo Chimica Organica) entrambe con lode. Nella stessa università ha continuato con un dottorato di ricerca in Scienze Chimiche (2012-2015) nel gruppo del Prof. Stefano Di Stefano, studiando reazioni di ossidazione catalizzate da complessi del ferro come semplici modelli delle ossigenasi non-eme,concentrandosi sull'analisi del meccanismo di reazione e sull'individuazione di relazioni tra struttura e attività catalitica (titolo della tesi: Nonheme iron complexes as catalysts for non-activated C-H oxidations). Al termine del dottorato (2016) si è trasferito in Spagna, a Girona, come PostDoc fellow nel gruppo QBIS-Cat del Prof. Miquel Costas, dove è rimasto fino al 2020. Qui, la sua ricerca si è focalizzata sulla progettazione di catalizzatori artificiali capaci di ossidare legami C-H alifatici in maniera estremamente selettiva, paragonabile agli enzimi naturali, combinando l'attivazione di H2O2 da complessi di Fe e Mn con il riconoscimento supramolecolare. Una seconda linea di ricerca ha sviluppato un metodo per ossidare in maniera sito ed enantioselettiva acidi carbossilici a lattoni chirali. Nel 2021 è tornato in Italia prima come assegnista di Ricerca presso l'università La Sapienza di Roma (gennaio-novembre 2021), e poi come Ricercatore in Chimica Organica (RTD-B, da novembre 2021 ad ora). Presso la Sapienza collabora con i professori Stefano Di Stefano e Osvaldo Lanzalunga nel gruppo SupRa Lab Rome, e la sua attività di ricerca è incentrata sull'utilizzo della chimica supramolecolare nel controllare la selettività della funzionalizzazione di legami C-H e sullo studio della reattività tra complessi inorganici e radicali organici.