Progetti UE

Titolo progetto Responsabile del progetto Staff Altro Staff di Ateneo Staff di Dipartimento Descrizione Descrizione (field_descrizione:language) Descrizione: translated Programma Numero del progetto Link al progetto Data di inizio del progetto Allegati Pubblicazioni di riferimento Tema Partner Partner (field_collaborazioni_internazion:delta) Finanziamenti Premi
AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

Inglese

Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

HORIZON-CL6-2022-CIRCBIO-01-05 - EU-China international cooperation on unlocking the potential of agricultural residues and wastes for circular and sustainable bio-based solutions 101081776 Giovedì, 1 Dicembre, 2022 Chimica sostenibile Institut National de Recherche pour l'Agriculture, l'Alimentation et l'Environnement (INRAE), Stichting Wageningen Research (WR), Syddansk Universitet, Ecozept, Universidad de Santiago de Compostela, Federació de Cooperatives Agràries de Catalunya, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Universidade Nova de Lisboa - TomaPaint S.r.l. - NOVA ID FCT - ENTOMOTECH S.L., Consejo Superior de Investigaciones Científicas, University of Gent, Università degli Studi di Verona, Bio-Mi - Universite de Montpellier, Avecom , INRAE Transfert 0
AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

HORIZON-CL6-2022-CIRCBIO-01-05 - EU-China international cooperation on unlocking the potential of agricultural residues and wastes for circular and sustainable bio-based solutions 101081776 Giovedì, 1 Dicembre, 2022 Chimica sostenibile Institut National de Recherche pour l'Agriculture, l'Alimentation et l'Environnement (INRAE), Stichting Wageningen Research (WR), Syddansk Universitet, Ecozept, Universidad de Santiago de Compostela, Federació de Cooperatives Agràries de Catalunya, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Universidade Nova de Lisboa - TomaPaint S.r.l. - NOVA ID FCT - ENTOMOTECH S.L., Consejo Superior de Investigaciones Científicas, University of Gent, Università degli Studi di Verona, Bio-Mi - Universite de Montpellier, Avecom , INRAE Transfert 6
AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

HORIZON-CL6-2022-CIRCBIO-01-05 - EU-China international cooperation on unlocking the potential of agricultural residues and wastes for circular and sustainable bio-based solutions 101081776 Giovedì, 1 Dicembre, 2022 Chimica sostenibile Institut National de Recherche pour l'Agriculture, l'Alimentation et l'Environnement (INRAE), Stichting Wageningen Research (WR), Syddansk Universitet, Ecozept, Universidad de Santiago de Compostela, Federació de Cooperatives Agràries de Catalunya, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Universidade Nova de Lisboa - TomaPaint S.r.l. - NOVA ID FCT - ENTOMOTECH S.L., Consejo Superior de Investigaciones Científicas, University of Gent, Università degli Studi di Verona, Bio-Mi - Universite de Montpellier, Avecom , INRAE Transfert 8
AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

Inglese

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

HORIZON-CL6-2022-CIRCBIO-01-05 - EU-China international cooperation on unlocking the potential of agricultural residues and wastes for circular and sustainable bio-based solutions 101081776 Giovedì, 1 Dicembre, 2022 Chimica sostenibile Institut National de Recherche pour l'Agriculture, l'Alimentation et l'Environnement (INRAE), Stichting Wageningen Research (WR), Syddansk Universitet, Ecozept, Universidad de Santiago de Compostela, Federació de Cooperatives Agràries de Catalunya, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Universidade Nova de Lisboa - TomaPaint S.r.l. - NOVA ID FCT - ENTOMOTECH S.L., Consejo Superior de Investigaciones Científicas, University of Gent, Università degli Studi di Verona, Bio-Mi - Universite de Montpellier, Avecom , INRAE Transfert 9
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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

Italiano

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

Italiano

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

HORIZON-CL6-2022-CIRCBIO-01-05 - EU-China international cooperation on unlocking the potential of agricultural residues and wastes for circular and sustainable bio-based solutions 101081776 Giovedì, 1 Dicembre, 2022 Chimica sostenibile Institut National de Recherche pour l'Agriculture, l'Alimentation et l'Environnement (INRAE), Stichting Wageningen Research (WR), Syddansk Universitet, Ecozept, Universidad de Santiago de Compostela, Federació de Cooperatives Agràries de Catalunya, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Universidade Nova de Lisboa - TomaPaint S.r.l. - NOVA ID FCT - ENTOMOTECH S.L., Consejo Superior de Investigaciones Científicas, University of Gent, Università degli Studi di Verona, Bio-Mi - Universite de Montpellier, Avecom , INRAE Transfert 4
AGRILOOP - Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities Marianna Villano Lionel Nguemna Tayou, Marianna Villano, Andrea Martinelli, Cleofe Palocci, Chiara Cavaliere, Laura Chronopoulou, Maria Luisa Astolfi, Angela Marchetti, Sara Alfano

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

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Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

Italiano

Pushing the frontier of circular agriculture by converting residues into novel economic, social and environmental opportunities

Il progetto AgriLoop ha lo scopo principale di ampliare il valore della produzione agricola di due  grandi protagonisti della bioeconomia globale: l'UE e la Cina. Ciò attraverso lo sviluppo di processi di bioconversione sicuri e sostenibili, integrati in un approccio di bioraffineria a cascata, che consentono la conversione di residui agricoli (provenienti ad esempio da pomodori, soia, paglia, patate, birrerie, oleifici, cantine e allevamenti) in proteine vegetali e microbiche, poliesteri e altri prodotti chimici a base biologica da utilizzare per applicazioni alimentari, mangimi e produzione di materiali, da utilizzare soprattutto nel settore agricolo.

In tale contesto, le principali attività di Sapienza saranno indirizzate sia alla produzione, estrazione e caratterizzazione di biopolimeri (in particolare poliidrossialcanoati) con colture microbiche miste, che allo studio del destino di contaminanti dai residui utilizzati fino ai prodotti finali.

AgriLoop è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma Food, Bioeconomy Natural Resources, Agriculture and Environment (Budget totale: 7.825.297,50 Euro, di cui quota Sapienza Università: 424.537,50 Euro).

 

HORIZON-CL6-2022-CIRCBIO-01-05 - EU-China international cooperation on unlocking the potential of agricultural residues and wastes for circular and sustainable bio-based solutions 101081776 Giovedì, 1 Dicembre, 2022 Chimica sostenibile Institut National de Recherche pour l'Agriculture, l'Alimentation et l'Environnement (INRAE), Stichting Wageningen Research (WR), Syddansk Universitet, Ecozept, Universidad de Santiago de Compostela, Federació de Cooperatives Agràries de Catalunya, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Universidade Nova de Lisboa - TomaPaint S.r.l. - NOVA ID FCT - ENTOMOTECH S.L., Consejo Superior de Investigaciones Científicas, University of Gent, Università degli Studi di Verona, Bio-Mi - Universite de Montpellier, Avecom , INRAE Transfert 13
LIFE MUSCLES - MUssel Sustainable production (re)cyCLES Antonella Piozzi Iolanda Francolini

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Nell’ambito del progetto Life MUSCLES, coordinato da Legambiente e diretto alla riduzione dell’impatto ambientale provocato dalla dispersione in mare delle retine in polipropilene utilizzate per l’allevamento dei mitili, il Dipartimento di Chimica si occupa della caratterizzazione fisica dei materiali costituenti le retine, prima e dopo il loro recupero e il riciclo. In particolare, il gruppo di ricerca di Antonella Piozzi verificherà il possibile riutilizzo del materiale plastico delle retine nell’ottica di una economia circolare. Inoltre, poiché per migliorare la sostenibilità dell’allevamento dei mitili il materiale plastico costituente le retine verrà sostituito con materiale biodegradabile, lo stesso tipo di caratterizzazione verrà effettuata sulle retine in biopolimero ai fini del loro riciclo meccanico.

Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

Life MUSCLES è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma LIFE, progetti su Ambiente e uso efficiente delle risorse (Budget totale: 3,074,246 Euro, Contributo EU: 1,690,835 Euro).

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Inglese

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Nell’ambito del progetto Life MUSCLES, coordinato da Legambiente e diretto alla riduzione dell’impatto ambientale provocato dalla dispersione in mare delle retine in polipropilene utilizzate per l’allevamento dei mitili, il Dipartimento di Chimica si occupa della caratterizzazione fisica dei materiali costituenti le retine, prima e dopo il loro recupero e il riciclo. In particolare, il gruppo di ricerca di Antonella Piozzi verificherà il possibile riutilizzo del materiale plastico delle retine nell’ottica di una economia circolare. Inoltre, poiché per migliorare la sostenibilità dell’allevamento dei mitili il materiale plastico costituente le retine verrà sostituito con materiale biodegradabile, lo stesso tipo di caratterizzazione verrà effettuata sulle retine in biopolimero ai fini del loro riciclo meccanico.

Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

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LIFE Programme LIFE20 ENV/IT/000570 Venerdì, 1 Ottobre, 2021 Chimica sostenibile Legambiente, Dipartimento DIMEVET - ALMA MATER STUDIORUM, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente - Università di Siena, Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA), NOVAMONT, ROM PLASTICA, Soc. Agricola Ittica Del Giudice (Gargano) - Coop. Miticoltori Associati (La Spezia) 0
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Nell’ambito del progetto Life MUSCLES, coordinato da Legambiente e diretto alla riduzione dell’impatto ambientale provocato dalla dispersione in mare delle retine in polipropilene utilizzate per l’allevamento dei mitili, il Dipartimento di Chimica si occupa della caratterizzazione fisica dei materiali costituenti le retine, prima e dopo il loro recupero e il riciclo. In particolare, il gruppo di ricerca di Antonella Piozzi verificherà il possibile riutilizzo del materiale plastico delle retine nell’ottica di una economia circolare. Inoltre, poiché per migliorare la sostenibilità dell’allevamento dei mitili il materiale plastico costituente le retine verrà sostituito con materiale biodegradabile, lo stesso tipo di caratterizzazione verrà effettuata sulle retine in biopolimero ai fini del loro riciclo meccanico.

Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

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Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

Life MUSCLES è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma LIFE, progetti su Ambiente e uso efficiente delle risorse (Budget totale: 3,074,246 Euro, Contributo EU: 1,690,835 Euro).

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Nell’ambito del progetto Life MUSCLES, coordinato da Legambiente e diretto alla riduzione dell’impatto ambientale provocato dalla dispersione in mare delle retine in polipropilene utilizzate per l’allevamento dei mitili, il Dipartimento di Chimica si occupa della caratterizzazione fisica dei materiali costituenti le retine, prima e dopo il loro recupero e il riciclo. In particolare, il gruppo di ricerca di Antonella Piozzi verificherà il possibile riutilizzo del materiale plastico delle retine nell’ottica di una economia circolare. Inoltre, poiché per migliorare la sostenibilità dell’allevamento dei mitili il materiale plastico costituente le retine verrà sostituito con materiale biodegradabile, lo stesso tipo di caratterizzazione verrà effettuata sulle retine in biopolimero ai fini del loro riciclo meccanico.

Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

Life MUSCLES è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma LIFE, progetti su Ambiente e uso efficiente delle risorse (Budget totale: 3,074,246 Euro, Contributo EU: 1,690,835 Euro).

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Nell’ambito del progetto Life MUSCLES, coordinato da Legambiente e diretto alla riduzione dell’impatto ambientale provocato dalla dispersione in mare delle retine in polipropilene utilizzate per l’allevamento dei mitili, il Dipartimento di Chimica si occupa della caratterizzazione fisica dei materiali costituenti le retine, prima e dopo il loro recupero e il riciclo. In particolare, il gruppo di ricerca di Antonella Piozzi verificherà il possibile riutilizzo del materiale plastico delle retine nell’ottica di una economia circolare. Inoltre, poiché per migliorare la sostenibilità dell’allevamento dei mitili il materiale plastico costituente le retine verrà sostituito con materiale biodegradabile, lo stesso tipo di caratterizzazione verrà effettuata sulle retine in biopolimero ai fini del loro riciclo meccanico.

Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

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LIFE Programme LIFE20 ENV/IT/000570 Venerdì, 1 Ottobre, 2021 Chimica sostenibile Legambiente, Dipartimento DIMEVET - ALMA MATER STUDIORUM, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente - Università di Siena, Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA), NOVAMONT, ROM PLASTICA, Soc. Agricola Ittica Del Giudice (Gargano) - Coop. Miticoltori Associati (La Spezia) 3
LIFE MUSCLES - MUssel Sustainable production (re)cyCLES Antonella Piozzi Iolanda Francolini

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Nell’ambito del progetto Life MUSCLES, coordinato da Legambiente e diretto alla riduzione dell’impatto ambientale provocato dalla dispersione in mare delle retine in polipropilene utilizzate per l’allevamento dei mitili, il Dipartimento di Chimica si occupa della caratterizzazione fisica dei materiali costituenti le retine, prima e dopo il loro recupero e il riciclo. In particolare, il gruppo di ricerca di Antonella Piozzi verificherà il possibile riutilizzo del materiale plastico delle retine nell’ottica di una economia circolare. Inoltre, poiché per migliorare la sostenibilità dell’allevamento dei mitili il materiale plastico costituente le retine verrà sostituito con materiale biodegradabile, lo stesso tipo di caratterizzazione verrà effettuata sulle retine in biopolimero ai fini del loro riciclo meccanico.

Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

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Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

Life MUSCLES è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma LIFE, progetti su Ambiente e uso efficiente delle risorse (Budget totale: 3,074,246 Euro, Contributo EU: 1,690,835 Euro).

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LIFE Programme LIFE20 ENV/IT/000570 Venerdì, 1 Ottobre, 2021 Chimica sostenibile Legambiente, Dipartimento DIMEVET - ALMA MATER STUDIORUM, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente - Università di Siena, Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA), NOVAMONT, ROM PLASTICA, Soc. Agricola Ittica Del Giudice (Gargano) - Coop. Miticoltori Associati (La Spezia) 4
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Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

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Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

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LIFE Programme LIFE20 ENV/IT/000570 Venerdì, 1 Ottobre, 2021 Chimica sostenibile Legambiente, Dipartimento DIMEVET - ALMA MATER STUDIORUM, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente - Università di Siena, Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA), NOVAMONT, ROM PLASTICA, Soc. Agricola Ittica Del Giudice (Gargano) - Coop. Miticoltori Associati (La Spezia) 5
LIFE MUSCLES - MUssel Sustainable production (re)cyCLES Antonella Piozzi Iolanda Francolini

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Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

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Il gruppo di lavoro coinvolto nel progetto LIFE MUSCLES è composto da partner scientifici, aziende del settore delle plastiche e delle bioplastiche e cooperative di mitilicoltori.

Life MUSCLES è realizzato con il contributo della Commissione Europea al programma LIFE, progetti su Ambiente e uso efficiente delle risorse (Budget totale: 3,074,246 Euro, Contributo EU: 1,690,835 Euro).

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LIFE Programme LIFE20 ENV/IT/000570 Venerdì, 1 Ottobre, 2021 Chimica sostenibile Legambiente, Dipartimento DIMEVET - ALMA MATER STUDIORUM, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente - Università di Siena, Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA), NOVAMONT, ROM PLASTICA, Soc. Agricola Ittica Del Giudice (Gargano) - Coop. Miticoltori Associati (La Spezia) 6
OpMetBat - Operando metrology for energy storage materials Sergio Brutti Agostini Marco (Dipartimento di Chimica e tecnologia del Farmaco) Maria Assunta Navarra, Paola D'Angelo

The OpMetBat project will build a metrological framework supporting traceable operando characterisation of state-of-the-art battery materials under dynamic charge / discharge conditions. This includes advancement and validation of ex situ methods, establishing new protocols, cells and a best practice guide for operando approaches and developing new instrumentation enabling hybrid, multiparameter measurement to inform new materials development. 

Italiano

The OpMetBat project will build a metrological framework supporting traceable operando characterisation of state-of-the-art battery materials under dynamic charge / discharge conditions. This includes advancement and validation of ex situ methods, establishing new protocols, cells and a best practice guide for operando approaches and developing new instrumentation enabling hybrid, multiparameter measurement to inform new materials development. 

European Partmership on Metrology Participating States and from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme 21GRD01 OpMetBat Giovedì, 1 Settembre, 2022 PDF icon image.pdf Chimica per l'energia
REALSEI (opeRando chEmical spAce- and time-resoLved quantification of Solid Electrolyte Interphase in hard carbon anode for sustainable sodium-ion batteries) Giorgia Greco, Sergio Brutti

The scientific goal of the REALSEI research project is to apply and validate an experimental protocol to visualize the formation of the Solid Electrolyte Interphase (SEI) resolved in space and in real-time (operando) on the surface of Hard Carbon (HC) negative electrode in a Na+ ion battery (NIB), and correlate the bulk structure with the surface properties of the sample. To obtain this goal innovative space- and time-resolved operando experiments will be designed and implemented by exploiting X-ray advanced synchrotron techniques. 

Italiano

The scientific goal of the REALSEI research project is to apply and validate an experimental protocol to visualize the formation of the Solid Electrolyte Interphase (SEI) resolved in space and in real-time (operando) on the surface of Hard Carbon (HC) negative electrode in a Na+ ion battery (NIB), and correlate the bulk structure with the surface properties of the sample. To obtain this goal innovative space- and time-resolved operando experiments will be designed and implemented by exploiting X-ray advanced synchrotron techniques. 

Marie-Skłodowska Curie 101029608 Sabato, 1 Maggio, 2021 PDF icon image.pdf Chimica per l'energia
RHINOCEROS Pietro Altimari, Pier Giorgio Schiavi ECO RECYCLING

Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

Rhinoceros logo

Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

Italiano

Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 0
RHINOCEROS Pietro Altimari, Pier Giorgio Schiavi ECO RECYCLING

Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 1
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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 2
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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 3
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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

Italiano

Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 4
RHINOCEROS Pietro Altimari, Pier Giorgio Schiavi ECO RECYCLING

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 8
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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 9
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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

Italiano

Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

Rhinoceros logo

Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 11
RHINOCEROS Pietro Altimari, Pier Giorgio Schiavi ECO RECYCLING

Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

Italiano

Batteries reuse and direct production of high performances cathodic and anodic materials and other raw materials from batteries recycling using low cost and environmentally friendly technologies

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Obiettivo del progetto Rhinoceros è lo sviluppo di tecnologie sostenibili per il riuso e il riciclo di batterie di veicoli elettrici e di sistemi stazionari. Il progetto prevederà la realizzazione di un sistema robotico intelligente per il sorting e il disassemblaggio delle batterie. Il sistema robotico sarà in grado di identificare e separare le batterie dismesse di veicoli elettrici che possono essere direttamente riutilizzate in applicazioni di “seconda vita”  in sistemi di accumulo stazionario. Per le batterie che non possano essere direttamente riutilizzate, saranno ottimizzati diversi processi di riciclo in grado di recuperare tutti i materiali presenti nelle batterie.

In tale ambito, Sapienza guiderà lo sviluppo di un processo di riciclo delle batterie litio-ione che prevede dapprima il recupero selettivo del litio e successivamente, a partire dalla polvere priva di litio, la sintesi di materiali elettrodici di nuova generazione: lithium-manganese rich e grafene. La metodologia di sintesi di questi materiali che verrà sviluppata permette di escludere la necessità di una completa separazione dei diversi elementi contenuti nella polvere elettrodica. Infatti, i processi di riciclo di batterie litio-ione prevedono attualmente una complessa e costosa separazione dei diversi metalli contenuti nella frazione catodica (Li, Co, Ni, Mn).

Escludendo tale separazione, la strategia proposta permetterà di ridurre i costi di produzione dei materiali catodici da batterie a fine vita e l’impatto ambientale dei processi di riciclo (e.g., riduzione quantità reagenti e consumi energetici necessari per separazione). Inoltre, la contestuale conversione della grafite della frazione anodica in grafene, un materiale ad elevato valore aggiunto impiegato in batterie di nuova generazione, contribuirà ad accrescere la competitività del processo proposto.

HORIZON-CL5-2021-D2-01-06: Sustainable, safe and efficient recycling processes (Batteries Partnership) 101069685 Giovedì, 1 Settembre, 2022 Chimica per l'energia Tecnalia Research & Innovation (TEC) - coordinator, Accurec-Recycling (ACC), Jean Goldschmidt International – Hydrometal (JGI-HM), ARKEMA FRANCE SA (ARK) , TES RECUPYL SAS (TES), Leitat Technological Center – Managing Technologies, VLAAMSE INSTELLING VOOR TECHNOLOGISCH ONDERZOEK N.V. (VITO) , KARLSRUHE INSTITUTE OF TECHNOLOGY (KIT), INSTITUTE FOR APPLIED MATERIALS - ENERGY STORAGE SYSTEMS (IAM-ESS) , CHALMERS UNIVERSITY OF TECHNOLOGY/CHALMERS TEKNISKA HOGSKOLA AB (CHA) , UNIVERSITETET I AGDER (UiA) , PNO INNOVATION , FORD OTOMOTIV SANAYI ANONIM SIRKETI (FORD) , LEVERTONHELM LIMITED 12
SIGNE-Composite Silicon/Graphite Anodes with Ni-Rich Cathodes and Safe Ether based Electrolytes for High Capacity Li-ion Batteries Sergio Brutti Enrico Bodo, Maria Assunta Navarra

SiGNE will deliver an advanced lithium-ion battery (LIB) aimed at the High Capacity Approach. Specific objectives are to (1) Develop high energy density, safe and manufacturable Lithium ion battery (2) optimise the full-cell chemistry to achieve beyond state of art performance (3) Demonstrate full-cell fast charging capability (4) Show high full-cell cycling efficiency with >80% retentive capacity (5) Demonstrate high sustainability of this new battery technology and (6) Demonstrate high cost-competitiveness, large-scale manufacturability and EV uptake readiness.

Italiano

SiGNE will deliver an advanced lithium-ion battery (LIB) aimed at the High Capacity Approach. Specific objectives are to (1) Develop high energy density, safe and manufacturable Lithium ion battery (2) optimise the full-cell chemistry to achieve beyond state of art performance (3) Demonstrate full-cell fast charging capability (4) Show high full-cell cycling efficiency with >80% retentive capacity (5) Demonstrate high sustainability of this new battery technology and (6) Demonstrate high cost-competitiveness, large-scale manufacturability and EV uptake readiness.

HORIZON RIA 101069738 Giovedì, 1 Settembre, 2022 PDF icon image.pdf Chimica per l'energia

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